Teche digitali | Archivio documentazione

Relazioni conclusive sul laboratorio Ciak Scuola "Friends" 2006

Prima dell'avvento della televisione, il Cinema è stato uno dei principali intrattenimenti popolari. La gente di Guglio-nesi trascorreva le domeniche pomeriggio nel cinema Fulvio o Nuova Italia, ma da circa una ventina di anni c'è stata la loro chiusura e lo stesso è successo nei paesi vicini; per qualche tempo per vedere un film, bisognava arrivare a Vasto. A Guglionesi insomma la cultura del cinema era completamente scomparsa. La tv ed i cd hanno surrogato a questa mancanza, ma vedere un film in televisione, non suscita quelle emozioni che invece il grande schermo trasmette.
Come fare allora per reintrodurre questa realtà nel nostro paese?
Dal 2003, tra gli appuntamenti estivi, abbiamo cominciato a dedicare una settimana al cinema con la rassegna "Cinemassieme", che è diventato un appuntamento di anno in anno più seguito.
Poi l'anno scorso è arrivata la proposta di Luigi Sorella, di realizzare nelle scuole un corso di linguaggio cinematografico, il famoso Ciak Scuola. Questo corso, svoltosi durante un intero anno scolastico, ha pienamente raggiunto l'obiettivo che si era prefisso. Esso infatti, grazie ad una buona conoscenza delle tecniche cinematografiche, ha fornito ai ragazzi i mezzi per poter dare un giudizio sui contenuti, la sceneggiatura, la scenografia e la colonna sonora di un film. Lo stesso risultato ha poi ottenuto dal punto di vista educativo, perché ha permesso di sviluppare nei piccoli allievi un senso critico di giudizio che arricchirà le loro capacità intellettive; ha inoltre consentito di vincere la loro timidezza improvvisandosi piccoli attori e aggregandosi per realizzare un film.
Alla chiusura del corso voglio ringraziare tutti coloro che hanno appoggiato questo progetto. Un particolare ringraziamento lo rivolgo a Luigi Sorella, ideatore del progetto Ciak Scuola nonché collaboratore di Cinemassieme; al professor Enzo Nicola Terzano che ha messo a nostra disposizione le sue conoscenze di arte cinematografica e il suo estro, alla direttrice dell'Istituto Comprensivo che ci ha dato la possibilità di realizzare il progetto, alle insegnanti che hanno mostrato da sempre grande entusiasmo e soprattutto una grande disponibilità, ma il ringraziamento più grande va a tutti i ragazzi, che sono stati i veri protagonisti di questa iniziativa.

Dott. Iolanda Aceto | Assessore alla Cultura del Comune di Guglionesi

I nostri ragazzi si nutrono quotidianamente di “multimedialità”. La multimedialità è un linguaggio complesso che va studiato, capito, governato. Consiste in un codice preciso che la scuola, al pari d'altri linguaggi, ha il dovere di insegnare per offrire agli alunni strumenti di decodificazione della realtà. Questo è l'obiettivo alla base del Progetto “Ciak Scuola” che si pone come strumento qualificato per contribuire ad evitare che molti messaggi, fruiti come comunicazione o divertimento, vengano assimilati a livello subliminale, senza una vera e propria consapevolezza, con i rischi che ne derivano per la tutela della propria identità e libertà personale.
Dott. Giovanna Lattanzi | Dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Scuole Materna, Elementare e Media “Ines De Sanctis” di Guglionesi

La classe 2a A, nell'anno scolastico 2005/2006, ha attuato un progetto nuovo ed originale, "Ciak Scuola". Il progetto si propone di avvicinare i giovani allievi al linguaggio cinematografico e guidarli verso nuove forme espressive fatte di immagini e suoni. La sensibilità culturale della dott.ssa Iolanda Aceto, Assessore al Comune di Guglionesi, ha consentito alla Scuola di "aprirsi" a questo nuovo mondo espressivo, grazie anche alla disponibilità del Capo di Istituto, dott.ssa Giovanna Lattanzi, che con prontezza ha aderito all'iniziativa, condividendone ampiamente gli scopi. La guida professionale e preziosa di due docenti esperti quali il prof.re Enzo Nicola Terzano, per la parte teorica, e il prof.re Luigi Sorella, per la parte tecnica, ha fatto nascere nei ragazzi dapprima curiosità e poi forte interesse per l'attività proposta. Dopo un lungo periodo di ipotesi e confronti, gli alunni hanno deciso di denominare il loro cortometraggio "Gli occhi dei bambini", per riportare in modo duraturo fra loro la figura della maestra Rossella, ricordata sempre con affetto ed immensa stima. Ritornare al passato, tramite questo lavoro, ha reso i ragazzi consapevoli del grande dono ricevuto vivendo anni della loro giovane esperienza con la maestra Rossella, di cui non possono dimenticare le sue "lezioni di vita". Un grazie speciale va a tutti coloro che hanno voluto e realizzato questo progetto, che ci si augura sia l'inizio di una cultura cinematografica in grado di produrre filmati per la nostra comunità.
Prof. Filomena Aceto | Docente dell’Istituto Comprensivo di Scuole Materna, Elementare e Media “Ines De Sanctis” di Guglionesi

Il progetto "Ciak Scuola", svolto nell'anno scolastico 2005-2006, è stato proposto e finanziato dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Guglionesi e ha coinvolto gli alunni delle classi seconde dell'Istituto Comprensivo "Ines De Sanctis" durante le ore di laboratorio di lettere. "Ciak Scuola" ha dato la possibilità a tutti i ragazzi di avvicinarsi al linguaggio delle immagini in movimento, scoprendone il fascino e imparando a decodificarne le modalità e i trucchi di utilizzo. La realizzazione di un cortometraggio, la cui parte tecnica è stata curata dal Prof. Luigi Sorella, a partire da una sceneggiatura, ha dato loro l'opportunità di misurarsi con tutte le fasi di produzione di un audiovisivo e di esprimere, attraverso il mezzo filmico, i loro problemi, i loro sogni, le loro paure e le loro speranze per il futuro. Il lavoro che segue è il risultato di un lavoro collettivo della Classe II B. La sceneggiatura è stata elaborata da tutta la classe con la supervisione dell'insegnante di lettere Resta Paola e con la paziente e preziosa collaborazione del Prof. Enzo N. Terzano. A partire dalla programmazione d'italiano, ed in particolare scegliendo la tipologia testuale del racconto in generale ed umoristico nello specifico, argomento particolarmente gradito e approfondito dai ragazzi, si è arrivati alla stesura di un testo. Il testo è stato ampliato e rivisto diverse volte sia per adattarlo alle esigenze cinematografiche, sia per affrontare in maniera puntuale ed esaustiva una delle tematiche più care e sentite dagli adolescenti: l'amicizia e la solitudine. La storia si snoda e concentra su due protagonisti: un ragazzo soprannominato dai suoi compagni di classe il Fenomeno per la sua puntualità, il suo zelo ed un altro ragazzo il Disastro, che ne è l'esatto opposto: distratto, maldestro, vivace ecc.. Due ragazzi apparentemente troppo diversi e lontani non solo tra loro ma anche rispetto a tutti i compagni di classe, che a causa della loro solitudine finiscono inevitabilmente "attirati da un'invisibile forza misteriosa", per gravitare l'uno verso l'altro. Sarà proprio il sentimento dell'amicizia nato inconsapevolmente di fronte a delle difficoltà di uno dei due che li unirà per sempre, superando le barrire della diversità e dei pregiudizi e rompendo il vuoto della solitudine. È stata un'esperienza socializzante e di apprendimento molto valida da riproporre; un grazie ai ragazzi per l'impegno e la partecipazione, un grazie per la collaborazione, per la pazienza e la disponibilità va rivolto anche ai genitori e al Dirigente Scolastico che ci ha incoraggiato nello svolgimento delle attività. A voi tutti spetta il giudizio finale. Buona visione!
Prof. Paola Resta | Docente dell’Istituto Comprensivo di Scuole Materna,
Elementare e Media “Ines De Sanctis” di Guglionesi

Il progetto 'Ciak Scuola', svolto durante l'anno scolastico 2005-2006 su proposta dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Guglionesi, ha coinvolto gli alunni delle classi seconde dell'Istituto Comprensivo 'Ines De Sanctis' durante le ore di laboratorio di lettere. Esso ha dato la possibilità ai ragazzi di avvicinarsi al linguaggio delle immagini in movimento, scoprendone il fascino e imparando a decodificarne le modalità e i trucchi di utilizzo. La realizzazione di un cortometraggio, con le cure del Prof. Luigi Sorella, a partire da una sceneggiatura, ha dato loro l'opportunità di misurarsi con tutte le fasi di produzione di un audiovisivo e di esprimere, attraverso il mezzo filmico, i loro problemi, i loro sogni, le loro paure e le loro speranze per il futuro. Il lavoro che segue è il risultato di un lavoro collettivo della Classe II C. La sceneggiatura è stata elaborata, con la paziente supervisione del Prof. Enzo N. Terzano, a partire da un soggetto scritto dall'alunna Gloria Di Maria avente come tema il mondo degli adolescenti. Il testo, con apprezzabili risvolti psicologici, guarda allo sviluppo della personalità che parallelamente a quello del corpo vede gli adolescenti protagonisti di una delle più straordinarie stagioni della vita. Il personaggio principale Nino grazie all'aiuto della cara amica Nina, percorre un viaggio alla scoperta delle proprie reali capacità. Nino scopre se stesso e comincia a conoscersi e quindi a volersi bene, non in senso egoistico, piuttosto sembra partecipe di un bene che vince la paura e l'angoscia derivate dai propri fantasmi. È stata un'esperienza socializzante e di apprendimento molto valida da riproporre; un grazie ai ragazzi per l'impegno e la partecipazione, un grazie per la collaborazione va rivolto anche ai genitori che hanno permesso che tutto questo si realizzasse, al Dirigente Scolastico che ci ha incoraggiato nello svolgimento delle attività; un GRAZIE particolare lo rivolgo a tutto il team di lavoro per la serietà e la professionalità dimostrata nel portare a termine questo lavoro. A voi tutti spetta il giudizio finale. Buona visione!
Prof. Mariella Lorito | Docente dell’Istituto Comprensivo di Scuole Materna, Elementare e Media “Ines De Sanctis” di Guglionesi

La 'sceneggiatura' precede il film vero e proprio e costituisce il testo, diviso in sequenze e inquadrature, che dispone il film nel suo sviluppo narrativo. Ulteriori trattamenti della sceneggiatura la rendono tecnica, nel senso che la predispongono e adattano alla riprese vere e proprie. La 'sceneggiatura tecnica' contiene tutta una serie di indicazioni sul taglio delle inquadrature, sulle musiche, sui movimenti di macchina, sugli effetti speciali e non speciali, indicazioni di transizioni temporali, vale dire la punteggiatura del film con le sue dissolvenze e gli stacchi. Si è pensato [cfr. sito web ciak scuola] di offrire alla lettura dei genitori e di coloro che riceveranno la sceneggiatura elaborata in questa classe, un prodotto facilmente leggibile alleggerito da gran parte delle indicazioni tecniche. Si tenga presente che il lettore attento troverà molte discordanze fra la sceneggiatura e il film vero e proprio. Questo accade perché mentre la sceneggiatura viene scritta a tavolino, in un certo senso viene visualizzata in astratto, il film vero e proprio viene girato in ambienti reali che presentano problemi di varia natura che 'a tavolino' non erano prevedibili. Ad esempio una stanza da letto è stretta, per fare l'inquadratura prevista nella sceneggiatura è necessario disporre di una stanza ben più ampia, magari strutturata in un teatro di posa per gestire bene le luci e le prospettive di ripresa. Non sempre questo è possibile soprattutto se non si hanno i soldi per pagare l'affitto di uno studio, ad esempio nel nostro caso spostare gli attori e la classe a centinaia di chilometri di distanza con tutto quello che un'organizzazione del genere richiede in termini di risorse finanziarie e umane. Le differenze fra sceneggiatura e film finito inoltre possono derivare anche da un altro fattore, cioè problemi di varia natura derivati da fattori apparentemente banali, per esempio l'attore si è tagliato i capelli e quindi bisogna modificare molte cose per dare continuità al film senza incorrere nel brutto effetto di vedere nel film l'attore che si sveglia con i capelli corti ed esce di casa appena dopo con i capelli lunghi, incongruenza questa che alla visione del film risulta sgradevole ed ha il potere di rompere la verosimiglianza del prodotto filmico. Infine le differenze fra la sceneggiatura e il film è parte del processo di progressiva definizione del film è parte anche della creatività del regista che si consente anche nelle grosse produzioni, ma soprattutto nelle piccole produzioni, la libertà di inventare e integrare in base all'ispirazione del momento.
Prof. Enzo Nicola Terzano | Cattedra di Teoria e Metodo dei Mass-Media
Accademia delle Belle Arti di Foggia

In un'epoca in cui tanta comunicazione avviene senza la coscienza del comunicare con l'ausilio delle nuove tecnologie, pensavo che un laboratorio cinematografico dedicato alla Scuola potesse coinvolgere i ragazzi soltanto in un progetto educativo al "comunicare attraverso il linguaggio digitale", cioè attraverso l'uso e il trattamento delle immagini in bit. Invece è stato molto di più. Nella prima lezione ho chiesto ai ragazzi il significato della parola "pixel": nessuno riuscì a dare una risposta, nemmeno fantasiosa, in qualche modo creativa, anche bizzarra, cosa che talvolta ci si aspetta da ragazzi di questa età. Eppure ciascuno di loro possiede un telefonino, un telefonino di "ultima generazione", che tra le tante opzioni della tecnologia "riesce" a scattare fotografie digitali, producendo così pixel ogni giorno, ogni ora, ogni istante. Per loro si tratta di un semplice click, e nulla più. In questa cultura, prevalente, confusa e ancora distante dal "mondo del pixel", i risultati formativi di questa fase sperimentale del progetto "Ciak Scuola" hanno sorpreso le mie aspettative, perché ogni elaborazione del progetto di immagini digitali - sebbene si trattasse comunque di un semplice cortometraggio girato a livello scolastico - pur passando nella fase tecnica attraverso le nozioni basilari del linguaggio digitale, quindi piena "coscienza e conoscenza del pixel", ha raggiunto altre valenze educative.
All'inizio dell'esperienza ricordo di aver incontrato diversi ragazzi timidi nel loro stare in classe, ragazzi che poi, alla fine del ciclo "Ciak Scuola", si sono mostrati più aperti e socievoli nel crescere: chissà, …che sia stata la videocamera, che li registrava insieme agli altri compagni e alle altre compagne, a sciogliere in parte quella timidezza infantile? Molti consigli, non solo tecnici, sono nati dalle loro considerazioni, cioè da coloro che al primo approccio sembravano distanti per carattere e per curiosità dal laboratorio educativo. Auguro ai ragazzi che i momenti di questa esperienza didattica restino come incentivo culturale alla propria formazione scolastica.
Nel ringraziare quanti hanno condiviso questa proposta, l'Istituto Comprensivo di Scuole Materna, Elementare e Media “Ines De Sanctis” di Guglionesi, i docenti coinvolti, che hanno collaborato con sorprendente entusiasmo, il prof. Enzo Nicola Terzano, che ha portato tutta la propria competenza ed esperienza nella programmazione del progetto, e tutti i ragazzi partecipanti, davvero eccezionali nel loro impegno, esprimo una sincera riconoscenza al Comune di Guglionesi, in particolare all'Assessore alla Cultura, il dott. Iolanda Aceto, che ha creduto, partecipando personalmente e coordinando il progetto nelle diverse fasi di sviluppo, nella iniziativa "Ciak Scuola", sostenendola culturalmente e concretamente fin dalla sua idea.

Luigi Sorella | Fondatore del laboratorio sperimentale Ciak Scuola

 

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